Se vuoi Essere & Avere di più devi diventare di più.
Fin qui tutto bene, basta decidere, tutto molto facile. È sufficiente fare nuove scelte per “diventare di più” e la vita diventa più bella, più appagante, le strade da percorrere sono tutte in discesa e perfettamente levigate. Momenti di gioia e di crescita, tutto funziona a meraviglia.
Ma è davvero così facile? Se vuoi davvero migliorare e vivere la tua vita come desideri, e realizzare i tuoi sogni più ambiziosi devi affrontare il cambiamento ed essere disposto, se necessario, a cambiare anche alcune abitudini. In definitiva noi siamo la somma delle nostre scelte.
Il cambiamento è l’azione in assoluto più difficile da affrontare per tutti, devi modificare il modo di pensare e vedere le cose da un punto di vista diverso. In qualche caso devi perfino disimparare ciò che hai appreso fin dall’infanzia.
È un percorso disseminato di trabocchetti e di difficoltà, tutto l’ambiente che ti circonda cerca di trattenerti, non vuole che tu cresca! Cominciando proprio dagli amici che frequenti abitualmente e dalla famiglia. “Ma lascia stare, ma chi te lo fare”, è il solito ritornello.
La cosa straordinaria è che noi siamo la media delle cinque persone che frequentiamo abitualmente, e non ce ne accorgiamo fino a quando cambiamo ambiente, persone, e saliamo di livello.
La maggior parte della gente vive la giornata in modo abitudinario, facendo sempre le stesse cose, pensando di stare bene cosi in quanto tutto sembra ordinato e stabile: alzarsi alla stessa ora, fare colazione, andare al lavoro per poi tornare a casa. Settimana lavorativa di cinque giorni e weekend fuori porta. Vacanze estive e settimana bianca. Stipendio fisso, buoni amici, tutto cadenzato, sicuro.
Ma siete proprio certi che sia tutto così piacevole, ordinato e stabile? E che tutto debba continuare cosi senza cambiamenti?
Nel libro “Solo bagaglio a mano”, l’autore Gabriele Romagnoli, riporta i seguenti dati emersi da una intervista, fatta a cento uomini di ottanta anni, su come hanno vissuto in media la loro vita:
- 23 anni a dormire.
- 20 anni a lavorare
- 6 anni a mangiare
- 5 anni a bere e fumare
- 5 anni ad aspettare qualcuno
- 4 anni a pensare come risolvere i problemi
- 228 giorni a lavarsi
- 26 giorni giocando con i figli
- 18 giorni a rifarsi e rifarsi il nodo della cravatta
- 46 ore di felicità
Soltanto 46 ore di felicita e 26 giorni con i figli in ottanta anni di vita?
Forse c’è qualcosa da rivedere, che ne dite? “Ma come si fa?”, chiederete voi. Semplice: entrando nello straordinario mondo della Motivazione e della Crescita Personale dal prossimo capitolo.
LA MOTIVAZIONE È IL TEMPO CHE OCCORRE PER EVOLVERCI.
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